Ancora disagi nell’ASLONA Toscana Nord Ovest
Il personale sempre più stanco e demotivato: l’azienda non paga gli infermieri che hanno garantito l’assistenza nei picchi influenzali di gennaio e febbraio, nessuna modifica è stata fatta per il numero dei posti auto riservati al personale e le assunzioni tardano ad arrivare…
Il tempo dei buoni propositi e delle promesse è finito, c’è la necessità di intervenire subito con l’assunzione di personale sanitario che permetta la continuazione dell’erogazione dei servizi alla nostra collettività.
Chiediamo alla Dott.ssa Maria Teresa De Lauretis, direttore generale dell’Azienda usl Toscana Nord Ovest, di intervenire immediatamente per assumere personale sanitario invece di ridurre posti letto o chiudere reparti come avvenuto in precedenza.
Solo in questo modo è possibile dare una prima risposta effettiva e reale all’ elevato bisogno assistenziale della nostra collettività, invece di ricercare altre soluzioni organizzative ad isorisorse, che non fanno altro che incrementare disagio, caos, malcontento, destabilizzazione fra il personale sanitario e soprattutto eludendo risposte concrete ai cittadini bisognosi di cura ed assistenza.
Le soluzioni temporanee intraprese all’inizio di questo anno, come sempre, hanno gravato solo sugli operatori..
Infatti, per poter affrontare il periodo influenzale la Regione Toscana aveva chiesto all’azienda Toscana Nord Ovest un progetto per aumentare il numero di infermieri a disposizione per assicurare l’assistenza al gran numero di cittadini che si sono rivolti ai Pronto Soccorso delle varie realtà aziendali nei mesi di gennaio e febbraio.
Ovviamente tale progetto non prevedeva l’assunzione di nuovi infermieri ma la disponibilità di quelli in servizio a lavorare oltre il proprio orario di lavoro.
Per garantire l’assistenza nei giorni di iper afflusso dell’utenza, gli infermieri hanno dato la loro disponibilità, lavorando anche nei giorni in cui gli sarebbe spettato il riposo o le ferie.
Ovvio che tale progetto prevedesse una remunerazione economica a questo super lavoro.
Tuttavia, da gennaio ad oggi, la Direzione dell’azienda Toscana Nord Ovest non ha ancora liquidato i pagamenti pattuiti, prolungando i tempi con scuse futili e ingannando chi ha aderito al progetto.
In questa situazione, si assiste al paradosso che l’Azienda torna a richiedere agli infermieri la loro disponibilità e sacrificio per un ulteriore progetto finalizzato a garantire l’assistenza nel periodo estivo, quando in tale periodo, in concomitanza delle ferie estive ci sarà una importante carenza di personale addetto all’assistenza.
Quindi, la direzione dell’azienda Toscana Nord Ovest chiede, ancora una volta agli infermieri di rinunciare ai riposi e di effettuare orario straordinario, promettendo di nuovo il pagamento dell’orario straordinario ma senza aver ancora mantenuto la promessa di 6 mesi fa.
Quale rispetto sta dimostrando di avere la dirigenza della Azienda Toscana NO nei confronti dei propri dipendenti infermieri??!!!
E’ evidente che a questo punto la misura e colma e se l’azienda non pagherà le spettanze dovute, gli infermieri non daranno alcuna disponibilità al progetto proposto e neppure ad altri eventuali progetti finalizzati al mantenimento dei servizi che richiedono ulteriori sacrifici che gravano sulle spalle esclusivamente del personale coinvolto….
Beffa delle beffe, oltre a non pagare quanto dovuto agli infermieri, a partire dallo scorso anno, alcuni dipendenti dell’Azienda Toscana NO si sono trovati spesso a dover far fronte a meri errori contabili sulla loro busta paga, inerenti ad essenza di riconoscimenti accessori, quali indennità rischio radiologico, presenza ecc. ecc.
Infine ma non di minor importanza, l’annoso e il prolungato problema del posteggio per tutti i dipendenti dell’ospedale S. Luca di Lucca, a cui l’azienda si ostina a dare delle risposte evasive e di tamponamento anziché risolutive. Ci preme sottolineare, che già all’apertura del S. Luca, nel maggio 2014, per un mero errore di conteggio dei posti auto, che non si è verificato negli altri 3 nuovi ospedali Toscani, l’azienda non ha mai trovato una soluzione definitiva che permettesse ad ogni singolo dipendente di potersi recare alla propria sede di lavoro in tempi adeguati senza dover attendere per lungo tempo un posto auto.
Trascorsi 4 anni di ripetute richieste di intervento Aziendale, pubblicamente chiediamo che la dirigenza aziendale si assuma la responsabilità dell’errato conteggio dei posti auto necessari e provveda alla risoluzione definitiva del disagio, ampliando l’area parcheggio riservata ai lavoratori. Ci riserviamo , in caso di diniego aziendale, di intraprendere altre vie per la risoluzione delle problematiche fin qui esposte.